Rossano e gli altri

Di leucemia e di speranza

Rossano mi portò una busta con quella carta da lettere rosa a cuoricini con cui scrivi alle amiche di penna, con queste ultime parole: "Se torno dall'ospedale strappala senza aprirla, ma se non torno, allora aprila e leggila" e un abbraccio: doveva essere di nuovo ricoverato per una recidiva della leucemia acuta che lo aveva colpito due anni prima. Di lì ad un mese avrebbe compiuto 21 anni.
Quella busta l'ho dovuta aprire e ha cambiato la mia vita.  Il contenuto è questo.
Rossano l'ha scritta chiuso nella sua camera ed io vorrei che tutto il mondo la leggesse: sono le parole di un condannato a morte che non si arrende:
" Non fate che la mia morte non serva a nulla, combattete la leucemia."



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